DALLA OSSERVAZIONE DEL MONDO ALLA CONTEMPLAZIONE DELLA COMUNICAZIONE | FROM OBSERVING THE WORLD TO CONTEMPLATING COMMUNICATION

Giovanni Nicolini

Testo in italiano e inglese|Text in italian and english

ITA: Flag No Flags riavvia la programmazione con l’intento di contribuire innanzitutto ad una riflessione sul tema del tempo: quello sospeso che ancora si vive, quello imminente e quello prossimo. La via, come di consueto, è quella di una pratica dell’arte determinata a percorrere la citazione come ipotesi di ricerca di senso e di conferma, eppure totalmente disposta al contemporaneo. Ed anche, occorre dire, nell’eccezionalità del momento, ancor più rivolta all’idea di una espressione i cui soggetti siano la persona, le interazioni umane, i contesti sociali ed ambientali e, in definitiva, le forme stesse dell’esistenza.
Appare quindi coerente con questi aspetti proporre, ad apertura della nuova fase espositiva, l’opera “Dalla osservazione del mondo alla contemplazione della comunicazione” di Giovanni Nicolini che verrà inaugurata venerdì 11 settembre alle ore 19 nella Chiesa dei SS. Carlo e Agata di Reggio Emilia.

Osservava sottilmente Edgar Morin, in un antico saggio, che per contemplare l’arrivo del treno o l’uscita degli operai dalla fabbrica sarebbe stato sufficiente andare in una stazione o nei pressi di uno stabilimento. Ma così non è andata e come si faceva ressa alle porte del Salon Indien del Grand Café di Parigi a fine ‘800, ancora oggi le contenute mitologie personali, e ancor più quelle collettive, si determinano nello stupore incondizionato procurato dal rispecchiamento della realtà.  Per queste vie il senso delle cose e la vita stessa paiono rianimarsi ed esistere solamente nel fissarsi sulle immagini fotografiche, filmiche o espresse dalle reti, stimate “più vere della natura, più ricche della vita stessa”.
Pare quindi avverarsi la condizione in cui all’osservazione del mondo e ad una sua soddisfacente conoscenza è subentrata la remissiva contemplazione di una comunicazione sempre più satura, contraddistinta da contenuti vuoti e da una profusione di immagini in cui non c’è nulla da vedere.
Eppure, come già accaduto nel secondo dopoguerra, per i diretti riflessi dell’olocausto e della nuova era nucleare, le emergenze sociali e ambientali paiono ora rinvigorire le vie dell’intuizione e della conoscenza concreta per cui, tra i principali soggetti dell’arte, si affermano la persona, le interazioni umane, i contesti sociali, le forme dell’esistenza e le modalità di azione. Sino ad esprimere una rinnovata centralità dell’individuo e della vita reale, nell’affermazione di una pratica della vita finalmente non indifferente alla vita. Un’arte quindi prossima alla dimensione politica, si potrebbe dire riferendosi ad una affermazione cara a Robert Morris che dichiarò in una intervista, alcuni anni fa, che tutta l’arte significativa è politica, come lo è il realizzarla o anche il solo parlarne.
Orientato da queste premesse – oltre che dalle versioni proposte all’Accademia di Brera (2016) e all’Università Bocconi (2018) - il progetto si ricrea nella Chiesa dei Santi Carlo e Agata sperimentando nuove forme, conformi alle circostanze esecutive. L’opera “Dalla osservazione del mondo alla contemplazione della comunicazione” è qui svolta, sostenuta da parole che danno vita e vigore al mito di Margrethe the First, regina di Danimarca, legittimandone la narrazione. A presidio dell’ellisse che sorregge l’impianto architettonico Bartolomeo Avanzini pose le quattro virtù cardinali, ed i due fuochi che ne regolano l’ampiezza e lo splendore paiono aprirsi oggi, simultaneamente, ad una lettura storica e ad una contemporanea. A questo occorre il soffio della lingua siriaca, risonanza indiscutibile delle origini, veicolo di evangelizzazione dell’India e dell’Indocina nel primo secolo, ora conforto e luce tra le rovine di Aleppo, Homs, Damasco, Mosul e di tutto il Medio Oriente. (Giovanni Nicolini)
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Ho realizzato nel 1996, per una sezione di Copenhagen Capitale della Cultura Europea, un'opera celebrativa di Margrethe The First regina di Danimarca, che attuò nel 1397 il Trattato di Kalmar, modello di unione pacifica tra Stati Europei. L'opera video ora proposta in San Carlo è ricavata, per cortese concessione, dalla versione integrale conservata al Museum of Contemporary Art di Roskilde.
Il progetto comprendeva una installazione accolta nella navata centrale della Cattedrale di Roskilde, in prossimità del sarcofago di Margrethe. Per tre giorni centinaia di spettatori, svolsero inoltre  cortei  interpretando,  in  modo  conforme  alle manifestazioni politiche o sindacali, le 'sentenze' stampate sui  banner e sulle bandiere:
TO LIVE AND DIE JUST FOR A SINGLE TONE
TO EXIST IS THE MOST SYMBOLIC OF ALL
l'LL LEAVE YOU WITH THE BEST OF WORLDS
Le manifestazioni, coinvolgendo altri spettatori lungo il percorso, sostavano a lungo in alcuni spazi significativi della comunità locale: carceri, biblioteche, scuole, stazione ferroviaria e metropolitana, sede dell'Amministrazione comunale. 
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Selected works/experiences: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, 1985/ Shino Tosheki selection, Kioto, 1986/Palazzo Ruini Istituto di Cultura, Reggio Emilia, 1986/Per una immagine imprudente, Milano, 1986/ Kreative heimroboter - Möbel perdu, Amburgo, 1986 - 87/Ex - Orizzonti di ricerca ambientale, Bari, 1987/Finalmente il tempo (il vento), Rhumeweg 26, Berlino, 1988/Landward installation, Torino, 1990/Construction in process, History Museum, Łódź, 1990/Creatura, Tempio, Simbolo con Alessandro Mendini, Reggio Emilia, 1990/Palazzo Ruini periodico trimestrale, 1991 - 93/Freiluft, Rhumeweg 26, Berlino, 1991/365 Zeit An Sagen ubers telefon, Kunsthalle Palazzo Liestal, Basilea, 1991/Punto d’inerzia e etica del baratto, Bauhaus Dessau, 1992/S.I.N.N. Subjektive International Natur Natur, Rhumeweg 26, Berlino, 1992/Finalmente il tempo (il vento) in Über Zeit, Bauhaus Dessau, 1992/Vi lascio il migliore dei mondi possibili, Guanghzou Academy of Fine Arts, 1994/Eikones in Aura Aurea, Chiostri Benedettini di San Pietro, Reggio Emilia, 1994/Ricerca e uso sociale della musica in Di Nuovo Wien Modern, Reggio Emilia, 1994/CKCKC, Bianca Pilat Gallery, Milano, 1995/Dare la vita per una nota sola, Iperspazio McCann Erickson, Milano, 1996/Il mondo del denaro: parliamone, Hua Shan Art Gallery, Shangai, 1996/Three weekend sentences, Roskilde, Copenhagen Capitale Europea della Cultura, 1996/Nel segno degli angeli a cura di Bianca Pilat, Toronto, Montreal, 1997/Accademia dei Trasformati con Eric Andersen, Milano, Copenhagen/Parma Poesia, Teatro Due, Parma, 1998/Manomanopiazza - Sicurezza sociale del territorio, Reggio Emilia, 2000 - 01/Habitat contemporaneo, Spazio Quadro, Firenze, 2002/HCD Humanities Computing Division, Reggio Emilia, 2002 - 07/Distretto Rurale iniziativa concreta, Varese, 2006 - 17/Telescopio vegetale con D.R., Biennale del Paesaggio, Reggio Emilia, 2008/Il senso della misura con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese, 2010/Immagine esemplare con D.R., Biennale del Paesaggio Reggio Emilia, 2010/La vita e la perfetta rappresentazione della vita con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese, 2011/Dalla osservazione del mondo alla contemplazione della comunicazione, Accademia di Belle Arti di Brera, 2016, Università Bocconi, Milano, 2018/

ENG:  Flag non Flags reopen the seasonal program of the association with the intent of contributing, first of all, to a riflection on the theme of time: the suspended one  we are still living in, the upcoming one and the next. The way, as usual, is the one of an art practice determined to follow the quotation as an hypothesis of search for meaning and confirmation, yet totally open to contemporary. And also, it must be said, in the exceptional nature of the moment, even more aimed to the idea of an expression whose subjects are the human being, human interactions, and social and evironmental contexts, substantially the very form of existence. At the beginnig of this new seasonal program, it appears therefore coherent with these aspects the proposal of the work "From observing the world, to contemplating communication" by Giovanni Nicolini, which will be opened on Friday 11 September at 7 p.m. in the Church of SS. Carlo e Agata in Reggio Emilia

Edgar Morin remarked subtly, in an ancient essay, that in order to contemplate the arrival of the train or the exit of the workers from the factory it would have been sufficient to go to a station or near a factory. But this did not happen and as it was crowded at the doors of the Salon Indien of the Grand Café in Paris at the end of the 19th century, even today the contained personal mythologies, and even more the collective ones, are determined by the unconditional amazement procured by the mirroring of reality. In these ways the meaning of things and life itself seem to revive and exist only in fixing on photographic images, films or expressed by networks, estimated as "truer than nature, richer than life itself".
Therefore it seems to have come true the condition in which the observation of the world and its satisfactory knowledge has been replaced by the submissive contemplation of an increasingly saturated communication, characterized by empty contents and by a profusion of images in which there is nothing to be seen.
Yet, as already happened after the Second World War, due to the direct reflections of the Holocaust and the new nuclear era, social and environmental emergencies now seem to reinvigorate the paths of intuition and concrete knowledge for which, among the main subjects of art, the human being, human interactions, social contexts, forms of existence and modes of action are affirmed. Until it expresses a renewed centrality of the individual and of real life, in the affirmation of a practice of life that is finally not indifferent to life. An art, therefore, close to the political dimension, it could be said referring to an affirmation dear to Robert Morris who declared in an interview, a few years ago, that all significant art is political, as it is realizing it or even just talking about it.
Oriented by these premises - as well as by the versions proposed at the Accademia di Brera (2016) and at the Bocconi University (2018) - the project is recreated in the Church of Saints Carlo e Agata exploring new forms, in accordance with the executive conditions. The work "From observing the world to contemplating of communication" is carried out here, supported by words that give life and strength to the myth of Margrethe the First, Queen of Denmark, legitimizing its narration. As a garrison of the ellipse that supports the architectural structure, Bartolomeo Avanzini placed the four cardinal virtues, and the two focus that regulate their amplitude and splendor seem to be opening today, simultaneously, to historical and contemporary reading. To this the breath of the Syriac language is necessary, an indisputable resonance of the origins, a vehicle for evangelization of India and Indochina in the first century, now comfort and light among the ruins of Homs, Palmyra, Aleppo, Damascus, Mosul and the whole Middle Orient. (Giovanni Nicolini)
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In 1996, for a section of Copenhagen Capital of European Culture, I created a work celebrating Margrethe The First Queen of Denmark, who implemented the Treaty of Kalmar in 1397, a model of peaceful union between European States. The video work now proposed in San Carlo is obtained, by courtesy, from the integral version conserved at the Museum of Contemporary Art in Roskilde.
The project included an installation housed in the central nave of Roskilde Cathedral, near the sarcophagus of Margrethe. For three days, hundreds of spectators also conducted marches, interpreting the 'sentences' printed on the banners and flags in accordance with political or trade union demonstrations:
TO LIVE AND DIE JUST FOR A SINGLE TONE
TO EXIST IS THE MOST SYMBOLIC OF ALL
I'LL LEAVE YOU WITH THE BEST OF WORLDS
The demonstrations, involving other spectators along the way, stopped for a long time in some significant spaces of the local community: prisons, libraries, schools, railway and subway stations, headquarters of the municipal administration
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Selected works/experiences: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, 1985/ Shino Tosheki selection, Kioto, 1986/Palazzo Ruini Istituto di Cultura, Reggio Emilia, 1986/Per una immagine imprudente, Milano, 1986/ Kreative heimroboter - Möbel perdu, Amburgo, 1986 - 87/Ex - Orizzonti di ricerca ambientale, Bari, 1987/Finalmente il tempo (il vento), Rhumeweg 26, Berlino, 1988/Landward installation, Torino, 1990/Construction in process, History Museum, Łódź, 1990/Creatura, Tempio, Simbolo con Alessandro Mendini, Reggio Emilia, 1990/Palazzo Ruini periodico trimestrale, 1991 - 93/Freiluft, Rhumeweg 26, Berlino, 1991/365 Zeit An Sagen ubers telefon, Kunsthalle Palazzo Liestal, Basilea, 1991/Punto d’inerzia e etica del baratto, Bauhaus Dessau, 1992/S.I.N.N. Subjektive International Natur Natur, Rhumeweg 26, Berlino, 1992/Finalmente il tempo (il vento) in Über Zeit, Bauhaus Dessau, 1992/Vi lascio il migliore dei mondi possibili, Guanghzou Academy of Fine Arts, 1994/Eikones in Aura Aurea, Chiostri Benedettini di San Pietro, Reggio Emilia, 1994/Ricerca e uso sociale della musica in Di Nuovo Wien Modern, Reggio Emilia, 1994/CKCKC, Bianca Pilat Gallery, Milano, 1995/Dare la vita per una nota sola, Iperspazio McCann Erickson, Milano, 1996/Il mondo del denaro: parliamone, Hua Shan Art Gallery, Shangai, 1996/Three weekend sentences, Roskilde, Copenhagen Capitale Europea della Cultura, 1996/Nel segno degli angeli a cura di Bianca Pilat, Toronto, Montreal, 1997/Accademia dei Trasformati con Eric Andersen, Milano, Copenhagen/Parma Poesia, Teatro Due, Parma, 1998/Manomanopiazza - Sicurezza sociale del territorio, Reggio Emilia, 2000 - 01/Habitat contemporaneo, Spazio Quadro, Firenze, 2002/HCD Humanities Computing Division, Reggio Emilia, 2002 - 07/Distretto Rurale iniziativa concreta, Varese, 2006 - 17/Telescopio vegetale con D.R., Biennale del Paesaggio, Reggio Emilia, 2008/Il senso della misura con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese, 2010/Immagine esemplare con D.R., Biennale del Paesaggio Reggio Emilia, 2010/La vita e la perfetta rappresentazione della vita con D.R., Chiostro di Voltorre, Varese, 2011/Dalla osservazione del mondo alla contemplazione della comunicazione, Accademia di Belle Arti di Brera, 2016, Università Bocconi, Milano, 2018/