INCONTRI 3_3

Eleonore Griveau Valeur Limite (2)

La mia attuale ricerca verte sulla costruzione di oggetti che, sottoposti a determinate sollecitazioni, subiscono trasformazioni che arrivano a causarne l'autodistruzione. Sovrapponendo forme grezze, che mescolano ceramica ed elettronica, creo installazioni ecologiche interattive, che offrono spunti di riflessione sull’ influenza preminente che le attività umane hanno sull’attuale ecosistema.
Il progetto cerca di narrare la catastrofe e usa la presenza del visitatore come detonatore. Fa riferimento ad un’era di post-umanesimo, che ci mostra come le nuove tecnologie modificano la percezione del nostro corpo, e come questa sia strettamente legata alle nozioni di collassologia e solastalgia. Questi due neologismi indicano rispettivamente: l’analisi e l’elaborazione del percorso attraverso il quale la civiltà industriale arriverà al collasso e di cosa la rimpiazzerà, e il disagio emotivo dato dai cambiamenti negativi nell’ambiente in cui uno vive.” (Eleonore Griveau)  

Valeur Limite (2)  
Il progetto Valeur Limite nasce originariamente dalle grotte di Lascaux, famose per le loro pitture rupestri paleolitiche. Le grotte di Lascaux divennero, dopo la Seconda Guerra Mondiale, un famoso sito turistico. Nel 1963 fu necessario chiuderlo al pubblico, in quanto il fiato e il sudore dei visitatori creavano diossido di carbonio e umidità, che a loro volta causavano la crescita di alghe che danneggiavano le pitture. Questo fenomeno è strettamente connesso con il lavoro dell'artista, e l’ecologia, intesa come studio dell’interazione tra esseri viventi, in questo caso gli esseri umani, e il loro ambiente mostra la trasformazione ingenerata dal passare del tempo e dalla presenza umana.
Eleonore Griveau ha iniziato a interrogarsi circa lo stato degli strati di sedimentazione della terra e di strutture organiche e non.
Valeur Limite è un modulo composto da una struttura metallica – un parallelepipedo rettangolare - sul quale è sistemato un ripiano di plexiglass. La struttura è dotata di uno strumento elettronico Arduino* composto da un sensore di Co2 che controlla un motore che crea vibrazioni. In cima alla lastra di plexiglass sono sistemati degli strati di fogli di ceramica paper clay alti 2 millimetri. Lo strumento elettronico registra i valori di Co2 nell’ambiente e questa aziona il motore.
Questo significa che più gente c’è nell’ambiente – supponendo che tutti respirino – più il motore farà vibrare il piano di plexiglass, causando lentamente il deterioramento dei fogli di ceramica.
Questo lavoro rappresenta l’emergenza: gli strati di ceramica si sbriciolano e lentamente si polverizzano a causa del respiro delle persone. Il dispositivo registra le impronte, i segni che produciamo e li traduce in una vibrazione aggressiva e in un rumore ambientale.
All’interno di un paesaggio che diviene via via più tecnomorfo, sempre più zone sono escluse all’uomo: queste installazioni mirano a connettere i corpi umani con l’impulso tecnologico attraverso le trasmissioni di energia.    

*Arduino è una piattaforma hardware composta da una serie di schede elettroniche dotate di un microcontrollore. È stata ideata e sviluppata nel 2005 da alcuni membri dell'Interaction Design Institute di Ivrea come strumento per la prototipazione rapida e per scopi hobbistici, didattici e professionali.


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