INNESTI

INNESTI
con il patrocinio del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
e della Riserva MAB Unesco Appennino Tosco-Emiliano

silenziose epifanie nella natura con donne e uomini di ogni età dell'Appennino
a cura di INTELFADE aps di Daria Menichetti e Francesco Manenti
con Nadia Mechetti Lucia Paola Ferretti Emma Caccialupi Alessia Maggiali Marzia Gennari
Elisa Rizzo Ortensia Rizzo Enzo Rizzo Riccarda Micheletti Luciano Scaruffi Maura Natalini
Gea Manenti Menichetti Francesco Manenti


Esplorare un altrove, sempre presente e sempre da raggiungere. La dimensione del viaggio, quindi, personale e onirico, nella terra, nel tempo e nello spazio. A volo d’uccello o ad altezza d’uomo. Mai soli, nella complicità dell’esperienza di quanto abbiamo in comune. Danza e movimenti – nel Parco e nella Serra di Villa Terrachini – ispirati alla poetica di Pentti Sammallathi, ed alla sua costante ricerca di una sobrietà e di una economia espressiva, utile a declinare esseri e paesaggi maestosi in una simmetria in cui tutti i protagonisti hanno lo stesso grado di importanza, tra dialoghi ricreati solamente attraverso gli sguardi.
Presenze che emergeranno dal giardino della Villa come epifanie di animali selvatici innestandosi nella natura addomesticata, a creare visioni altre, misteriose, terrene e metafisiche. Silenziosi, piccoli oracoli danzanti, che ci interrogheranno su cos’è natura, su cosa significhino diverse nature e sul dialogo costante tra la l'esposizione e il nascondimento, tra ciò che la nostra società manifesta e ciò che tiene celato.
(Giovanni Nicolini/ Flag No Flags Contemporary Art)
 
THE AGE OF INNOCENCE
mostra di Francesco Manenti 

Dove ha origine il male? A questo occorre trovare risposta, assecondando l’imprescindibile vocazione alla speranza di sopravvivere come specie, trovando modi di convivenza empatica, solidale, rispettosa dei diritti di tutti i viventi. Il progetto INNOCENT/The age of innocence, iniziato qualche anno fa da Francesco Manenti, sembra contribuire all’idea che la distruttività umana sia reattiva e non innata e che proprio nell’innocenza, nella vulnerabilità e nella tenerezza del cucciolo d’uomo si celi, per qualche carenza familiare o sociale, una tragedia personale e un destino drammatico carico di conseguenze estreme.
Ad ogni modo proprio da questa ambiguità sembra aver origine lo stupore ammirato che da sempre rivolgiamo alla Natura ed ai suoi occultamenti, ed in particolare alla Natura umana nelle sue diverse manifestazioni tra apparenze, sostanza e verità. Nella pittura in bianco e nero di Francesco Manenti – realizzata con mani e dita impregnate di colore, per un controllo più spontaneo e completo dell’opera, su di una vecchia carta incollata in pannelli di legno per dare la sensazione di un tempo passato – i bambini ispirano amorevolezza e rimpianto per come appaiono ritratti, ormai ad invocare l'età di una innocenza ormai sfuggente. Ma quei bambini sono futuri dittatori, assassini, terroristi e l’evidente spasmo, la sofferenza dei lineamenti, sembra emergere, quasi perfetta distonia, nella rappresentazione della metamorfica condizione che li conduce dall’innocenza alla mostruosa distruttività, interrogandoci ancora una volta sulla profondità e radicalità del bene e sulla sfida continua, eppure paradossalmente vuota e banale del male che, come indicava Hannah Arendt, può determinarsi solamente nell’assenza di radici e di memoria.
(Giovanni Nicolini/ Flag No Flags Contemporary Art)  

ARTI FIGURATIVE: SPAZIO TEMPO E GEOMETRIE
conferenza di Luigi Grasselli 

L’attività artistica è da sempre fortemente connessa con lo sviluppo del pensiero scientifico. In particolare, l'intreccio tra arti figurative, architettura e forme geometriche, dal mondo egizio ai nostri giorni, ha reciprocamente influenzato le differenti attività creative, facendo emergere l’unitarietà del sapere nei differenti momenti storici: dalle simmetrie geometriche, da sempre evidenti o sottese in ogni opera d’arte, ai ricoprimenti periodici del piano tipici dell’estetica ornamentale, dalle teorie prospettiche sviluppate dei grandi artisti rinascimentali, all’influenza esercitata su tanti movimenti artistici del primo Novecento dalle nuove idee relativistiche spazio-temporali e dalla multidimensionalità, dalle forme astratte a quelle geometriche della contemporaneità.
La conferenza illustrerà sinteticamente questa stretta connessione tra arti figurative e geometria, utile a comporre l'analisi artistica e compositiva di un’opera nel contesto di un sapere esplicativo, capace cioè di spiegare perché e come i fenomeni si manifestino.
___________________________________________________________________

IN TEL FADE / Là vivono le fate

Un teatro fuori. Un teatro eccentrico, nel senso anche letterale del termine.
Un luogo per incontrare idee, ospitare creazioni, creare rigenerazione comunitaria e sociale attraverso il teatro, la diffusione del movimento somatico e della danza.
Per un Appenino unito, consapevole, che crei e fruisca cultura, capace di creare connessioni e reti con l’esterno. Ciascunə di noi può creare ed ha il diritto a fruire della bellezza dell’arte e della cultura.
Tuttə possiamo essere protagonistə di questo viaggio che svalica l’Appennino attraverso l’arte e la performatività in senso inclusivo ed intersezionale.

LA COMUNITÀ DI INTELFADE

Intelfade APS è nata ai piedi del monte Ventasso, a Nismozza , nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, a gennaio 2023. È nata dalla comunità. È un’associazione di promozione sociale affiliata ad ARCI che crede nella possibilità di contrastare lo spopolamento e l’abbandono del territorio attraverso gli strumenti della cultura e dell’arte. Intelfade offre attività di teatro, danza, educazione al movimento somatico per tutte le età, puntando a rivitalizzare la comunità locale in un senso inclusivo e intersezionale. _______________________________________________________________________________________

Francesco Manenti

Lavora nel campo del teatro, della performance e dell’arte visiva. E’ diplomato al Corso di Formazione Professionale in Noveau Cirque presso la scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone. Studia e approfondisce la Contact Improvisation, in particolare seguendo i seminari di D.Heitkamp e Benno Voorham. Nel 2003-2004 gli viene assegnata una borsa di studi da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, con i quali studia frequentando i seminari di teatrodanza tenuti presso la Sosta Palmizi. Dal 2010 segue il lavoro di Masaki Iwana frequentando i suoi laboratori intensivi presso L’Atelier du Butoh Blanc in Normandia. Si è diplomato al Master internazionale WTTL (World Theatre Training Library) sotto la direzione artistica del Maestro Yuri Alschitz che si è svolto presso l’Università UNAM di Città del Messico con la finalità di sviluppare la pedagogia teatrale. Da diversi anni studia arti marziali (Ki Aikido, Kung Fu, TaiJiQuan), arti circensi (in particolare acrobatica aerea e danza con bastoni infuocati); nel 2011 si è diplomato come Insegnante di Dao Yin Fa Qi Gong presso la Scuola Tao Yin Italia. Con Ellisa Canessa da vita al Progetto Agatharandagio ed insieme creano gli spettacoli “ESERCIZI” e “DRUNK” (coproduzione TIR-Danza) partecipando a diversi festival tra i quali: ”Lavori in Pelle”, Premio Iceberg 2005, Festival DANAE 2006, Italia Wave 2009, GD’A 2004-2005 e Festival Inequilibrio-Armunia 2009. Nel 2008 crea insieme a E. di Terlizzi, E. Canessa, F. Dimitri, E. Rosenberg e P. Gianotti la compagnia svizzera di teatro del movimento Progetto Brockenhaus. Ha lavorato e tuttora collabora come interprete per alcune tra le più interessanti compagnie Italiane e straniere quali Sosta Palmizi (Giorgio Rossi), Pantakin (Michele Modesto Casarin),Teatro Kismet Opera (Teresa Ludovico), Eccentrici Dadarò. Ha lavorato inoltre con: Riccardo Palmieri-ArterieCIRT, PierrNosari-Acidi Alteri, Maria Carpaneto-Filo di Paglia, Company Mafalda, Dimensioni Parallele Teatro (Stefano Cenci). Parallelamente porta avanti una ricerca personale nel campo delle arti visive. _________________________________________________________________________________________  

Luigi Grasselli

Nasce nel 1953 a Reggio Emilia. Professore Ordinario di Geometria per oltre trent’anni presso il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e l’Università di Modena e Reggio Emilia, attualmente è Senior Professor nel Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Le sue numerose pubblicazioni scientifiche riguardano principalmente argomenti di Geometria, Topologia, teoria dei Grafi e teoria dei Nodi. Tra i vari interessi in ambiti interdisciplinari, particolare rilievo assume l’indagine dei rapporti tra Arti figurative e Geometria. Curatore e membro del comitato scientifico di mostre ispirate a questi temi, è autore di saggi in libri e cataloghi, tra i quali Piero della Francesca, la Matematica e la Prospettiva (in Piero della Francesca - De Prospectiva Pingendi, Aboca, 2008), centrato sull’analisi degli aspetti geometrici del famoso trattato di Piero dedicato ai metodi prospettici, Le forme della simmetria e Reflejos de la Alhambra en el universo de Escher (saggi su cataloghi di mostre, a Reggio Emilia, Caraglio (CN), Bologna, Roma, Madrid, tra il 2013 e il 2017) dedicate alle opere dell’artista olandese M. C. Escher. Recentemente ha scritto Piero della Francesca, artista scienziato nella monografia Piero della Francesca e la prospettiva centrale, per la collana Riflessi: l’arte secondo la scienza (Le Scienze, ottobre 2023). Per la stessa collana è in pubblicazione il saggio Albrecht Durer. l’arte e la scienza. ___________________________________________________________________________________________

Info:

Flag No Flags Contemporary Art 
335 653 7479
info@flagnoflags.org  

INTELFADE
328 661 7196
https://intelfade.it



https://www.redacon.it/2024/06/06/da-ventasso-a-reggio-emilia-in-scena-innesti-_epifanie-nella-natura/

https://off2024.fotografiaeuropea.it/item/innesti/


Gallery