Un'azione performativa site-specific che nasce nell'anno del centanario della Grande Guerra. Secondo il teorico e performer Richard Martel "l'arte performativa è, probabilmente, la forma artistica più antica dell'umanità". "Sacre Voci" è un'azione dove tutto accade insieme a chi assiste, tutto è svelato. Nell'anno del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, della nascita di Alberto Burri, l'evento è dedicato al grande artista e al poeta-soldato Giuseppe Ungaretti.
Nel rispetto delle premesse della scuola giapponese del GUTAI, fondata da Jiro Yoshiharae e Shozo Shimamoto, "Sacre Voci" è un'azione per invitare alla difesa della pace, al disarmo dei proiettili individuali, alla fine dello sgocciolio di eternità che è sangue.