Il Festival, che vede la sua prima edizione nel 2005, è dedicato alla fotografia, forma d'arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea.
Accanto alle mostre istituzionali, dal 2007 Fotografia Eureopea ha dato spazio anche al Circuito Off, sezione libera e indipendente che nasce dalla spontanea iniziativa delle persone. Il circuito anno dopo anno si è ampliato, arrivando a coinvolgere tutto il tessuto urbano e trasformandolo, per il periodo di durata del Festival, in una galleria "globale".
Chiesa dei SS. Carlo e Agata
Vi sono alcuni fenomeni globali con cui deve misurarsi il progetto di generare arte. Tra questi, a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i processi di costruzione e di crescita delle città e l’aumentata mobilità fisica e virtuale delle persone. Aspetti che hanno straordinariamente favorito gli scambi sociali e l’affermarsi di nuove mentalità, decisive nel determinare il corso degli eventi e quindi della Storia. Ed è in questi contesti inediti che, spesso con misurate preoccupazioni formali, si sono via via stabilite le condizioni per cui soggetti dell’arte sono divenuti le interazioni umane, i contesti sociali, le forme dell’esistenza e le modalità di azione. I grandi eventi catartici si rivelano spesso fondativi e così come accade ora, o come si è vissuto nel recente passato, anche nell’immediato dopoguerra artisti e filosofi si impegnarono nella ricerca di nuove forme espressive appropriate all’interpretazione ed alla rappresentazione di quanto si era determinato.
E’ per il diretto riflesso di questi eventi che oggi, come accaduto nell’emergenza ad ogni epoca, principale soggetto dell’arte diviene la persona. L’individuo e la vita assumono appunto centralità, nell’affermazione di una pratica della vita finalmente non indifferente alla vita finché le diverse forme di testimonianza, così come l’intento pedagogico, divengono parte essenziale del processo creativo.
Proprio da questi aspetti si avvierà il progetto espositivo di Flag No Flags Contemporary Art nella Chiesa dei SS Carlo e Agata rappresentando nel contesto del Circuito OFF di Fotografia Europea 2023, con fotografie, video opere e video documentazioni, l’approccio olistico e transdisciplinare con cui l’Associazione ha proposto dal 2010 al 2023, da una angolazione antropologica e dinamica, la narrazione dell’uomo e l’interpretazione delle sue vicende sociali colte nella loro interezza, nel continuo divenire dei legami ecologici, politici, religiosi, economici, storici e culturali.
L’allestimento di Flag No Flags Contemporary Art - ideato con una specifica attenzione volta ai concetti di persona, identità, appartenenza e solidarietà che qualificano l’edizione 2023 di Fotografia Europea - orienterà il confronto e l’approfondimento di questi temi nell’illustrare come le opere degli artisti via via convocati abbiano dischiuso possibili percorsi formativi, utili a sostenere, in linea di principio, l’idea che sia preferibile migliorare il rapporto con il mondo piuttosto che perseverare nel tentativo di ricrearlo.
VISITE: venerdì 18.00-20.30 sabato 10.00-13.00 17.00-20.30 domenica 10.00-13.00