Il Festival, che vede la sua prima edizione nel 2005, è dedicato alla fotografia, forma d'arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea.
Accanto alle mostre istituzionali, dal 2007 Fotografia Eureopea ha dato spazio anche al Circuito Off, sezione libera e indipendente che nasce dalla spontanea iniziativa delle persone. Il circuito anno dopo anno si è ampliato, arrivando a coinvolgere tutto il tessuto urbano e trasformandolo, per il periodo di durata del Festival, in una galleria "globale".
Opening 5 maggio 2017 ore 21.00
L’associazione FLAG NO FLAGS Contemporary ARTS di Reggio Emilia ospita, in occasione di Fotografia Europea 2017, un progetto inedito dell’artista Marcella Vanzo, curato da Marinella Paderni, in relazione al tema del festival Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro.
Con il titolo Secreto, Marcella Vanzo presenta un intervento site specific dentro l’ex-chiesa di San Carlo e Sant’Agata, in cui le vestigia del piccolo tempio barocco diventano parte integrante del progetto artistico, creando un dialogo tra la memoria del luogo, la memoria fotografica di un archivio ritrovato e il presente.
“La chiesa, il luogo fisico della preghiera, è per antonomasia il luogo che accoglie il secreto, il segreto di ognuno di noi, dove è lecito – oppure niente affatto – mettere a nudo l’anima”.
Queste parole dell’artista fanno da eco al suo lavoro, teso a far emergere l’anima segreta, meno visibile, delle vita delle cose e delle persone.
Marcella Vanzo disseminerà nella chiesa un gruppo corposo di fotografie vernacolari appartenenti a una famiglia italiana vissuta un secolo fa, su cui è intervenuta con piccoli inserti in ceramica che s’intersecano ai ritratti, modificandone la rappresentazione e la narrazione del vissuto.
Queste nuove immagini si relazionano con i segreti della chiesa, sono inserti in ceramica modellati dall’artista che fuoriescono dalle acquasantiere, dai buchi dei muri, dalle feritoie delle finestre, metafora di un luogo dalla storia tanto antica quanto sconosciuta oggi.
Con questo progetto inedito, l’artista crea una memoria tattile della fotografia, mai vista prima, che attiva una “seconda memoria” sia delle immagini che del luogo, aprendo a nuove possibilità di significazione del passato oltre i confini del tempo e a storie mai immaginate.
L’intervento di Marcella Vanzo è teso a superare la dimensione chiusa, immobile, degli archivi e del passato, conferendo al potere immaginifico di ogni fotografia di andare oltre la realtà rappresentata. Creando accostamenti concettuali inediti tra passato e presente, sovrapposizioni estetiche tra fotografia e scultura in ceramica, Marcella Vanzo realizza uno spazio di reinvenzione della pratica fotografica nell’arte.
Biografia di Marcella Vanzo
Formatasi sia come antropologa che come artista, Vanzo indaga le diverse dimensioni dell’essere umano, da quella sociale a quella mitica, da quella emotiva a quella politica, tramite video, performance e installazioni. Nel suo lavoro realtà e finzione si fondono in una trama fitta che mette in discussione la rappresentazione della realtà.
Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, in Italia e all’estero, tra cui Manifesta11, Zurigo 2016; Nel Mezzo del Mezzo, Palazzo Riso, Palermo 2015; Prague Biennale 2011; Performa 09; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Walker Art Center, Museo Reina Sofia, Galleria Continua.
I suoi video sono presenti regolarmente in video festival nazionali e internazionali tra cui Perspectif Cinema, Centre Pompidou; Kino der Kunst, Monaco di Baviera; CINÉMED, Montpellier; Globale Film Festival, Varsavia; Espacio Fundación Telefónica, Buenos Aires.
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